Con gli occhi dei poveri

Don Tonino Bello è stato un testimone luminoso di un modo di comunicare, di fare informazione “mettendosi in corpo l’occhio del povero”. Egli ha narrato la realtà attraverso il genere letterario del racconto e delle lettere facendo ricorso a “simboli e allusioni”, come disse al 42° Convegno giovanile della Cittadella di Assisi (era il 30 dicembre 1987).

Che fine ha fatto la nostra capacità simbolica? “Il risveglio della fede – si legge nell’enciclica Lumen Fidei al n. 40 – passa per il risveglio di un nuovo senso sacramentale della vita dell’uomo e dell’esistenza cristiana, mostrando come il visibile e il materiale si aprono verso il mistero dell’eterno”. Mi domando: siamo ancora capaci di riconoscere le tracce del mistero dell’eterno tra i meandri carsici del feriale che viviamo? Quale spazio per lo stupore? Quale disponibilità alla gratitudine, alla gentilezza? Don Tonino viveva questo legame tra il visibile e l’eterno e ci ha indicato il sentiero nei suoi scritti.

Cosa fare di fronte ad una diffusa povertà educativa digitale che ci vede coinvolti nell’illusione che connessione significhi automaticamente comunicazione? A trent’anni dalla morte di don Tonino e in vista della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, siamo tutti chiamati ad incarnare uno stile di prossimità nella comunicazione personale e “istituzionale” sia sotto il profilo contenutistico sia sotto quello stilistico. Per quanto riguarda i contenuti, si prova in queste pagine ad accompagnare lo sguardo e l’ascolto del lettore sulle realtà vicine spesso poco conosciute o conosciute solo attraverso luoghi comuni (in questo nuovo numero di Adesso, per esempio, tre aggregazioni laicali presenti in diverse Parrocchie della Diocesi condividono il loro cammino formativo).

Per stile di prossimità intendo la scelta consapevole di offrire il nostro contributo alla formazione di una cultura alternativa a quella dello “scarto” denunciata da Papa Francesco in varie occasioni anche attraverso i silenziosi gesti d’amore realizzati in vari ambiti della vita ecclesiale e sociale grazie all’8xMille alla Chiesa Cattolica.

Il prossimo 14 maggio il nostro Vescovo Mons. Sabino Iannuzzi – che è anche l’editore di Adesso -, festeggia il primo anniversario della sua ordinazione episcopale. Dalla comunità della redazione e dei lettori di Adesso giungano a Mons. Vescovo gli auguri per questa felice ricorrenza e la gratitudine per il suo servizio episcopale in mezzo a noi.

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