Pasqua 2025
Pasqua dice speranza.
In un tempo e in un mondo in cui c’è ben poco da sperare, la vicenda cristiana dice speranza. Perché si nutre del Vangelo che non consente ripiegamenti né tristezze. Il Vangelo, che portiamo, è buona notizia: la buona notizia della pace, la buona notizia che la morte non è l’ultima parola della storia, la buona notizia di un Dio che si è fatto uomo fino a soggiacere alle ingiustizie e alle sofferenze umane ma vincendole con la potenza, dolce e vigorosa, del suo amore.
Buona Pasqua a tutti e a ciascuno.
Nella speranza che il dialogo può vincere la prepotenza.
Nella certezza che la logica del più forte non predominerà sul faticoso cammino del più debole. E che la morte di tanti innocenti non può essere vanificata dal disordine imperante per la ricerca degli interessi e degli affari dei potenti di turno.
Buona Pasqua ai popoli in guerra da troppo tempo e che non riescono ad intravvedere vie d’uscita alla continua loro belligeranza.
Buona Pasqua ai poveri della terra che si interrogano sul proliferare degli armamenti, mentre la loro miseria avanza e si diffonde.
Buona Pasqua: Cristo è risorto!
Lui è l’ultima, vera, sostanziosa e sensata parola per la storia umana.
Perché lui è la vita. Lui è la pace. Lui è la speranza la cui realizzazione il cuore umano desidera più di ogni pur legittimo desiderio.
Lui è la gioia dell’umanità e di ogni uomo che vive sotto il sole.
Buona Pasqua: Cristo è risorto!
+ Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia