Cari confratelli, comunità religiose, parrocchie, gruppi e associazioni, benefattori,

anche quest’anno vogliamo raggiungervi con qualche riga, attraverso la quale desideriamo manifestarvi il nostro ringraziamento per la vostra vicinanza, in occasione della giornata pro seminario 2025. Dopo aver vissuto con molta commozione insieme al nostro Vescovo i momenti dell’inaugurazione della sede ristrutturata e della consacrazione della Cappella maggiore, siamo ora nel tempo del riavvio di questa grande e bella casa: essa è finalmente restituita e a completa disposizione della Diocesi! Abbiamo potuto constatare con soddisfazione come, già a partire dal giorno successivo alla riapertura, gli ambienti si sono riempiti, e tanti sono stati i gruppi che in questo primo mese si sono susseguiti, per incontri, formazione, ritiri e preghiera. Di ciò non possiamo che essere felici: è evidente che la chiusura di questi anni non ha affievolito, ma ha rinsaldato ancor di più il legame da sempre presente tra realtà pastorali e comunità del seminario.

Il cuore pulsante della nostra casa sono le persone che da ormai due mesi vi abitano: la piccola famiglia del seminario, costituita quest’anno da 2 ragazzi e 3 formatori, e 3 sacerdoti presenti nella casa del clero (con altri 2 in arrivo questo mese). Insieme camminiamo tutti i giorni, gustando la bellezza semplice e profonda della vita comune e della fraternità. C’è anche un gruppetto di adolescenti che 3 giorni al mese vive l’esperienza del Se Vuoi, nel desiderio di conoscere più da vicino la realtà del seminario… abbiamo finalmente la possibilità di accogliere adeguatamente questi ragazzi, offrendo loro anche l’opportunità di pernottare da noi. Tutto ciò è possibile oggi soprattutto grazie al sostegno spirituale e materiale elargito da tanti di voi… di questo desideriamo ringraziarvi!

Il tempo presente porta inequivocabilmente con sé il sapore di una rinascita; ma, come tutte le cose che avvengono secondo Dio, essa si snoda secondo un ritmo lento, anche se costante. Non possiamo pertanto non essere grati al Signore, perché in questo modo Egli, pur continuando a prendersi cura di noi e della nostra Chiesa, ci libera al contempo dalla smania delle operazioni rapide ed efficaci, tanto care al mondo, ma tanto estranee alla logica del chicco di grano, che abbisogna dei suoi tempi per morire, spaccarsi, germogliare, crescere, e solo alla fine portare frutto.

Continuiamo perciò ad essere tutti uniti e solleciti nella preghiera per le vocazioni e per il seminario, come abbiamo fatto finora; continuiamo ad implorare l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Filippo Neri, perché veglino su di noi, come hanno fatto finora. In questo giorno santo, consacrato alla Madonna, facciamo nostre le parole del salmista, e rinsaldiamoci con cuore sincero in una sconfinata fiducia in Dio: «il Signore completerà per me l’opera sua. Signore, la tua bontà dura per sempre; non abbandonare l’opera delle tue mani».

Con affetto e stima

Don Angelo, Don Stefano, Don Luca
Daniele, Gioele
Don Ettore, Don Gianni, Don Marco

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