Il 1° settembre u.s., la comunità diocesana si è ritrovata a Sannicola per il tradizionale pellegrinaggio mariano e vocazionale, appuntamento che ogni anno segna l’inizio del nuovo anno pastorale. La meta è stata la Madonna delle Grazie, venerata in questi giorni in preparazione alla festa. Ad accoglierci e dare il benvenuto i presbiteri che vivono il loro ministero a Sannicola: il parroco Don Massimo Cala, don Mattia Miggiano, don Sebastiano D’Antico.

Il cammino verso la Madonna delle Grazie

Il cammino, iniziato presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ha condotto i fedeli fino a Piazza della Repubblica. Qui, in un clima di attesa e partecipazione, il vescovo Fernando, insieme ai sacerdoti e a tanti fedeli provenienti da tutta la diocesi, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica.

L’omelia del Vescovo: una Chiesa in cammino

Durante l’omelia, il Vescovo ha ricordato che la Chiesa è sempre in cammino verso il Cielo, sorretta dalla speranza e dalla bellezza di Dio che accompagna e rialza i suoi figli. Ha invitato tutti a rinnovare l’amore per le parrocchie, luoghi in cui il Signore si rende presente, si sperimenta la sua Misericordia e si cresce nella fraternità: «Amiamo le nostre parrocchie, dove possiamo incontrare il Signore, aiutarci reciprocamente e contribuire alla trasformazione del nostro territorio in una terra baciata dal Signore».

Missionarietà e corresponsabilità: le parole chiave

Non è mancato un forte richiamo alla corresponsabilità: i consigli pastorali, ha ricordato il Vescovo, non sono semplici organi tecnici, ma spazi vitali in cui pastori e fedeli condividono sogni e responsabilità. Due le parole-chiave che ha consegnato all’assemblea: missionarietà e corresponsabilità. Tutti, infatti, siamo discepoli e missionari, chiamati a valorizzare le diversità e a riconoscere in ciascuno il riflesso di ciò che è bello e divino.

Vocazioni e speranza: i seminaristi della diocesi

Il taglio vocazionale dell’omelia è stato particolarmente forte. Con gioia, al termine della celebrazione, il Vescovo ha presentato i seminaristi della diocesi, invitando i fedeli a sostenerli con la preghiera: un momento semplice ma denso di speranza, che ha suscitato grande entusiasmo.

«Il Signore ci dona un grande miracolo – ha proseguito mons. Vescovo – ci dona il suo Spirito e ravviva il suo amore in noi. Senza lo Spirito non c’è vita cristiana, senza la sua unzione non c’è santità». Parole che hanno risuonato come un invito pressante a vivere l’oggi della salvezza, senza rimandare le scelte di conversione e di gioia, portando nel mondo «il profumo e la fragranza dello Spirito».

Affidamento a Maria e nuovo slancio pastorale

La celebrazione si è conclusa con l’affidamento del cammino personale e comunitario a Maria Santissima delle Grazie. Prima della benedizione finale, il Vescovo ha annunciato che nei prossimi mesi visiterà le parrocchie della diocesi per celebrare l’Eucaristia con le comunità e condividere momenti di confronto con gli organismi di partecipazione.

Il pellegrinaggio vocazionale si è confermato così un segno concreto di una Chiesa viva e in cammino, che apre il nuovo anno pastorale con gioia, gratitudine e speranza. Come i discepoli di Emmaus, anche i fedeli della diocesi hanno sperimentato che il Signore continua a camminare accanto ai suoi figli, accendendo i cuori e inviandoli ai fratelli.

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