Ai docenti di Religione Cattolica nelle Scuole del territorio di Lucera-Troia

Carissima/o,
non ti sorprenda questa mia lettera: da tempo pesavo/desideravo scriverti.
Ci lega il mandato ecclesiale che viene richiesto per il tuo insegnamento di religione cattolica.
Ciò significa che, accanto alla necessaria competenza professionale, non deve mancare il legame con la Chiesa locale che, in qualche modo, garantisce la tua affidabilità “cattolica”.
Tra agosto e settembre si partecipa il mandato ecclesiale al tuo lavoro.
Ecco, vorrei innanzitutto dire che il tuo insegnamento non può ridursi a mera “sistemazione economica”, così come anche qualche presbitero ha inteso nel passato.
No! Non si può ridurre l’Insegnamento della Religione Cattolica (= IRC) a sola “faccenda economica”, c’è qualcosa in più, che forse va scoperto o almeno riscoperto, nella tua presenza necessariamente educativa nella scuola.
Hai a che fare con gli alunni, piccoli e grandi, con il loro presente ed anche con il loro futuro. Hai contatti con le loro famiglie e con i colleghi, che si aspettano, lecitamente, da te oltre all’impegno professionale, anche un minimo di testimonianza che deve emergere dalla tua umanità purificata ed affidabile.
Non ti posso nascondere il disagio, che vivo da tempo e non solo nella nostra diocesi, quando sento le lamentele e i mugugni, se non proprio il disgusto e il disprezzo per i “professori di religione”.
In questo periodo, poi, sono raggiunto da proteste per un’ora in più o in meno di insegnamento, che tra l’altro non si è molto faticato ad ottenere.
Occorre dare atto al Responsabile diocesano dell’IRC per l’impegno faticoso e gravoso di venire incontro alle esigenze di tutti, nell’ovvio rispetto delle Leggi che regolano la materia.
Preferisco poi solo accennare alla presenza non sempre edificante né educativa di consacrati insegnanti, che sembrano presi da interessi non certamente “pastorali”.
Concludo lamentando anche le numerose assenze agli appuntamenti diocesani ed invitando alla partecipazione (cordiale) alla vita della Chiesa locale. Sembra che, una volta ottenuto l’insegnamento, la Chiesa diocesana passi in secondo piano se non proprio nel dimenticatoio. Sembra anche che, “con la scusa dell’IRC”, ci si esoneri con molta facilità, da parte di docenti non solo laici, dalla partecipazione agli incontri ecclesiali.
La partecipazione personale alla vita non sempre facile della nostra Chiesa aiuta non poco a crescere come parte di essa che si aspetta da te un contributo fraterno e qualificato.
Ti auguro, allora, un buon anno scolastico, sereno e fecondo. E nel benedirti ti aspetto agli appuntamenti ecclesiali che vengono proposti anche a/per te.

Lucera, 8 settembre 2024
Natività della beata vergine Maria

+ Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia



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