Care Studentesse e cari Studenti,

 

all’inizio di questo nuovo anno scolastico, desidero rivolgervi un caloroso saluto e augurarvi un cammino ricco di scoperte, conoscenze e relazioni significative per crescere non solo dal punto di vista intellettuale ma anche umano e spirituale.

 

Ogni giorno avrete l’opportunità di apprendere, di confrontarvi con i vostri insegnanti e compagni, di sviluppare le vostre passioni e di affrontare nuove sfide. Ricordate che l’istruzione è un dono, una chiave che apre le porte del vostro futuro. Abbiate sempre la curiosità di apprendere e la determinazione di impegnarvi in ogni cosa che fate. Date spazio all’immaginazione, dal greco ευκασία-eukasia, intesa come  capacità di pensare, indipendentemente da ogni precisa elaborazione logica, il contenuto di un’esperienza sensoriale, in occasione di un particolare stato affettivo e, spesso, riguardante un tema fisso.

 

Ricordate che il termine studio in latino significa desiderare qualcosa con tutte le proprie forze e applicarsi attivamente per realizzarle; in altri termini studiare è amare, dare senso alla vita propria  e a quella degli altri. Innamoratevi della vostra scuola: un futuro migliore per voi e per tutti è scritto nel miglior presente che riuscirete a realizzare insieme ai vostri compagni e insegnanti.

 

Siate nella scuola ragazze e ragazzi soprattutto felici. Sapete che il concetto di felicità, prima di assumere il significato di benessere personale, in antichità indicava la capacità di essere fecondi e generativi! Possiate davvero nella scuola generare stili di vita costruttivi. Qualche giorno fa ho letto, e desidero condividere con voi, un bellissimo appello che Antoine Griezmann, attaccante francese dell’Atletico Madrid e padre di tre bambini, ha rivolto ai giovani che hanno appena iniziato il nuovo anno scolastico, invitandoli a essere gentili e solidali con i compagni di classe che potrebbero essere vittime di bullismo: “Se vedete qualcuno che ha problemi a stringere amicizie o qualcuno che viene bullizzato perché ha pochi amici, o perché è timido, o non è bello, o non indossa vestiti alla moda, vi prego, intervenite. Cercate di salutare o almeno di sorridere a questa persona quando la incrociate nei corridoi della scuola. Non sappiamo cosa possa attraversare questa persona fuori dal contesto scolastico. La vostra gentilezza potrebbe fare una significativa differenza nella vita di una persona!”.

 

Care ragazze e cari ragazzi,

 

coltivate, nelle aule scolastiche, la virtù della speranza: vi aiuterà a sviluppare una visione positiva della vita, a credere nel cambiamento e a partecipare alla costruzione di un futuro migliore e più luminoso.

 

Essere studenti è indubbiamente un “mestiere complicato”, ricco di sfide e responsabilità, ma al contempo è un periodo estremamente significativo da vivere non da comparse, ma da protagonisti: la passione e l’impegno che ci metterete nelle vostre attività trasformerà la routine scolastica in un’esperienza vibrante e gratificante. La chiave per realizzare tutto ciò è l’atteggiamento di partecipazione. Impegnatevi a essere parte attiva della comunità scolastica; contribuendo con le vostre idee e il vostro entusiasmo, potrete fare la differenza non solo per voi stessi, ma anche per gli altri. In un’epoca in cui è importante sviluppare una mentalità critica e creativa, affrontate le vostre paure e fate emergere maggiormente i vostri punti di forza.

 

Infine, la speranza sarà l’anima di un evento storico che coinvolgerà non solo la Chiesa e i credenti, ma avrà un respiro che abbraccia tutta l’umanità: il Giubileo del 2025. Ci ricorda il Papa: “Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene”. Anche se spesso guardiamo al futuro come ad un tempo reso meno luminoso da timori e scetticismo, non dobbiamo mai perdere di vista questa virtù, strettamente legata alla fede e porta della carità, capace di gettare ponti invisibili ma reali tra questo mondo e quello che verrà, tra un oggi fatto di prove e sacrifici e quanto di bello si riuscirà a realizzare.

 

Non abbiate paura di sognare in grande e di perseguire i vostri obiettivi con coraggio e determinazione. Bellissima la dedica – che faccio mia –  che l’atleta terlizzese Luca Mazzone ha rivolto a voi giovani in occasione della vittoria dell’argento alle ultime Paralimpiadi di Parigi: “Questa medaglia la dedico a tutti i ragazzi che stanno a guardarmi. Credeteci, credeteci. Alzatevi dal divano e credeteci. Iniziate uno sport e pian piano vedete che poi si realizzano i vostri sogni”. Utilizzate le vostre abilità e talenti per contribuire al bene comune e per rendere il mondo un posto migliore. Ché possa questo anno scolastico essere un viaggio di crescita, scoperta e gioia. Sappiate che vi porto nel cuore e vi sostengo con la preghiera.

 

Con affetto e benedizione,

+ Don Mimmo, Vescovo

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