In occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione e nel cammino di preparazione al Natale, i bambini delle comunità neocatecumenali dell’Arcidiocesi di Brindisi–Ostuni hanno vissuto un’intensa e festosa giornata di pellegrinaggio presso il Seminario Diocesano Missionario Redemptoris Mater di Roma. Un appuntamento atteso, che ha riunito famiglie, catechisti e seminaristi in un clima di gioia, fraternità e profonda spiritualità.

Al loro arrivo, i piccoli pellegrini sono stati accolti dai seminaristi con sorrisi, canti e un clima di festa che ha subito reso tutti partecipi. La giornata è iniziata con momenti di animazione e giochi all’aperto, pensati per coinvolgere i bambini nelle dinamiche del gruppo e favorire un incontro fraterno con i giovani in formazione sacerdotale.
Tra risate e attività creative, non sono mancati i tradizionali canti del Cammino, che hanno risuonato nei cortili del seminario, rendendo l’atmosfera ancora più luminosa nel giorno dedicato alla Vergine Immacolata.
La giornata è proseguita con un momento di catechesi semplice e adatta ai più piccoli, centrata sulla figura di Maria Immacolata e sul senso dell’attesa: attendere Gesù significa prepararsi con il cuore, imparare a riconoscere i doni ricevuti e condividere l’amore nella famiglia e nella comunità.
I seminaristi hanno offerto testimonianze sulla loro vita vocazionale, spiegando ai bambini come anche per loro l’incontro con il Signore sia nato spesso da piccole cose: un canto, una parola, un gesto di amore. Momenti brevi ma intensi, capaci di toccare il cuore dei più piccoli, guidandoli a comprendere la bellezza di una vita donata.

Uno dei momenti più sentiti è stata la celebrazione eucaristica, vissuta con partecipazione e semplicità. Durante l’omelia il rettore del seminario, Don Francesco Donega, ha invitato a guardare a Maria, vergine Immacolata, che ha imparato ad essere discepola del Figlio e a comprendere la volontà del Padre giorno dopo giorno.
La giornata si è conclusa con un pranzo fraterno e altri momenti di gioco, che hanno permesso ai bambini di stringere nuove amicizie e ai genitori di vivere un tempo di comunione.
Il pellegrinaggio si è rivelato così un’esperienza preziosa: un’occasione per fare memoria della protezione di Maria e per riscoprire, attraverso la freschezza e la spontaneità dei più piccoli, il vero senso dell’attesa natalizia.
Inoltre, i genitori hanno potuto trasmettere la fede ai figli. Non si tratta soltanto di insegnare preghiere o di accompagnare i bambini ai sacramenti, ma di consegnare loro una chiave per leggere la vita, per trovare speranza nei momenti difficili e per riconoscere che sono amati da Dio in ogni istante della loro esistenza. In questa dinamica si realizza così un’alleanza tra genitori e figli, un’alleanza di cui oggi il mondo ha sempre più bisogno.







