Nel messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato 2025 Papa Leone XIV invita a riflettere sul tema “Semi di Pace e di Speranza”.

Il Santo Padre paragona ogni persona a un seme in grado di far germogliare la vita anche nei luoghi più inospitali, proprio come un fiore che cresce sull’asfalto. Questa metafora, usata spesso anche da Gesù, sottolinea la forza dirompente della speranza e la capacità di generare futuro. Il messaggio collega strettamente la cura per il creato con la giustizia sociale. Il Papa denuncia che l’ingiustizia, l’avidità e i conflitti non solo danneggiano l’ambiente, ma colpiscono in modo sproporzionato le persone più povere ed emarginate, come le comunità indigene. La natura stessa è a rischio di diventare un campo di battaglia per il controllo delle risorse, minando la stabilità globale. Il testo ribadisce che la Bibbia non giustifica un “dominio dispotico” dell’uomo sulla natura, ma invita a una relazione di “custodia” e “coltivazione” responsabile. Il Papa sottolinea che la giustizia ambientale non è un concetto astratto ma una necessità urgente e concreta, una questione di fede e di umanità. Infine, il Papa esorta a passare dalle parole ai fatti, mettendo in pratica l’ecologia integrale promossa dalla “Laudato Si’”. Vengono citati progetti come il “Borgo Laudato Si’” a Castel Gandolfo quali esempi concreti di come si possa vivere in armonia con il creato. Il messaggio si conclude con una preghiera affinché lo Spirito di Dio aiuti tutti a “custodire e coltivare” i semi di speranza e di giustizia.

Sintesi del Messaggio del Santo Padre per la X Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato (1° settembre 2025)

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