Con la solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa madre di Cavallino si è conclusa la missione della delegazione della Chiesa moldava giunta a Lecce giovedì scorso per celebrare il 25° anniversario di cooperazione tra la Chiesa di Lecce e quella di Chisinau.

 

 

Una cooperazione intensa, piena d’amore, iniziata con la Fondazione “Regina Pacis”, fortemente voluta dai vescovi delle due Chiese, mons. Cosmo Francesco Ruppi e mons. Antòn Coşa e attuata con l’invio di don Cesare Lodeserto, sacerdote fidei donum dell’arcidiocesi di Lecce.

Alla celebrazione erano presenti mons. Antòn Coşa, vescovo di Chișinău ed il suo vicario generale don Cesare Lodeserto, mons. Vito Caputo, delegato ad omnia dell’arcidiocesi di Lecce, il diacono Vinicio Russo, direttore del Centro missionario diocesano e don Alberto Taurino, parroco della parrocchia matrice di Cavallino. 

Erano presenti anche Bruno Ciccarese Gorgoni, sindaco di Cavallino e Ilie Zabica, direttore della Fondazione “Regina Pacis” in Moldavia oltre a tantissimi bambini, giovani e adulti che gremivano la chiesa.

Nella sua omelia mons. Coşa ha voluto sottolineare la concomitanza della Giornata missionaria mondiale e della necessità che ognuno si senta missionario del Vangelo.

Ha ricordato quando da giovanissimo prete rumeno, nei primi anni ‘90, fu mandato missionario in Moldavia. Lui, preparato per servire il popolo di Dio in Romania, ora si trovava in una realtà diversa che tentava di fare i primi passi nella fede. Una Chiesa da costruire, comunità da costruire e per costruire “bisogna stare con le mani alzate e pregare. Tutti possiamo essere missionari alzando le mani e pregare”. Facendo riferimento alla prima lettura del giorno, mons. Coşa pensava alle due chiese di Lecce e Chișinău che sorreggono le braccia di Mosè che protegge il cammino delle due Chiese.

Ha concluso esprimendo gratitudine alla Chiesa di Lecce per aver voluto rinnovare il patto di collaborazione fra le due Chiese, a don Cesare e a Ilie Zabica per il mirabile lavoro che stanno svolgendo al servizio del popolo di Dio in Moldavia “perché insieme ed in solidarietà possiamo continuare a costruire per i prossimi 25 anni”.

Prima della messa, sul piazzale antistante la chiesa, la delegazione è stata accolta dal parroco don Alberto, dal direttore del Centro missionario diocesano Vinicio Russo, dal sindaco Ciccarese Gorgoni e da tantissimi fedeli. Dopo il caloroso saluto di accoglienza il sindaco ha voluto dimostrare “l’affetto e la vicinanza alla popolazione della Moldavia, con l’impegno a costruire un legame stabile e duraturo con l’amministrazione comunale di Cavallino. Un impegno – ha concluso il sindaco – che passa attraverso il sostegno economico di microrealizzazioni della Chiesa di Moldavia”.

Quella di Cavallino è stata la conclusione di una grande festa diocesana iniziata venerdì mattina con una concelebrazione, in forma privata, in cattedrale, presso l’altare di San Filippo dove giacciono le spoglie di mons. Ruppi ed è continuata con l’incontro con l’arcivescovo mons. Angelo Raffaele Panzetta, la visita alla Casa della Carità in Lecce, alla parrocchia matrice di Campi Salentina, a quella di Surbo, al monastero delle Clarisse. Cariche di emozioni è stato anche il momento di preghiera sulla tomba di don Tonino Bello ad Alessano, la Veglia di preghiera nella chiesa cattedrale di Lecce e la Festa missionaria presso la chiesa matrice di Torchiarolo.

“Ritorniamo in Moldavia carichi di gioia – ha concluso ieri mons. Coşa – nella certezza che le due Chiese di Lecce e di Moldavia potranno guardare con fiducia ai prossimi 25 anni”.

 

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

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