“Le parrocchie missionarie per condividere la gioia del Vangelo. Percorso di formazione pastorale”

 

Dal 27 al 29 luglio scorso presso l’Oasi dei Martiri Idruntini di Santa Cesarea Terme si è tenuto un incontro tra l’Istituto Pastorale Pugliese (IPP) e i responsabili per la pastorale delle diocesi pugliesi per confrontarsi sul percorso di formazione: Le parrocchie missionarie per condividere la gioia del Vangelo. Percorso di formazione pastorale.

Il progetto, incoraggiato e sostenuto dalla Conferenza Episcopale Pugliese, prende spunto dall’invito di Papa Francesco in Evangelii Gaudium a rinnovare e convertire le nostre comunità ecclesiale e renderle sempre di più missionarie. La proposta pensata dall’IPP  a partire dal 2019, poi rallentata a causa del Covid, raggiungerà le diocesi nel triennio 2022-2024 e sarà indirizzata ad alcuni presbiteri, religiosi e laici inviati dalle Chiese di Puglia perché crescano nella capacità di animare la conversione pastorale delle parrocchie nelle diverse realtà locali.

Intorno al consiglio di presidenza dell’IPP e al preside della Facoltà Teologica Pugliese, per realizzare questo progetto, si è costituita una equipe composta di presbiteri, laici e religiosi provenienti da tutta la Regione e con differenti competenze ed esperienze, coordinata da don Francesco Zaccaria, docente di teologia pastorale. Il lavoro dell’equipe si è arricchito nel tempo grazie ai contatti con altre due simili esperienze formative che si stanno realizzando in altre parti di Italia intorno alla “parrocchia”, una proposta in Veneto, promossa dalla Facoltà teologica del Triveneto, e una esperienza in Toscana, collegata all’ISSR di Firenze. Questa progetto pugliese nasce sul solco di altri progetti portati avanti dall’IPP negli scorsi anni, come l’Itinerario Biennale di Formazione (2008-2012) e il progetto Secondo Annuncio (2013-2018), accompagnando l’eredità preziosa di queste esperienze passate ad un ulteriore momento di sviluppo e crescita per il futuro delle nostre chiese locali.

La proposta formativa è modulata in un percorso della durata di tre anni, composto da una settimana residenziale ogni anno, e indirizzato ai partecipanti che saranno inviati dalle diocesi pugliesi e che faranno l’intero percorso formativo mettendosi in gioco in prima persona, confrontandosi con i contenuti teologici e riflettendo su di essi, a partire dalla propria esperienza di adulti che operano nella pastorale, secondo l’approccio formativo dell’agire riflessivo. Pertanto, il primo atteggiamento da assumere, rispetto alla narrazione dei vissuti parrocchiali, sarà quello dell’ascolto, non caratterizzato dal giudizio ma dall’accoglienza positiva e propositiva, cercando di scorgere il bene presente, cogliendo le dinamiche interne, osservando quanto è accaduto, considerando i soggetti coinvolti e le conseguenze delle scelte pastorali che sono state attuate. Le stesse pratiche, oltre essere ascoltate, saranno analizzate alla luce del contributo teologico offerto dagli esperti coinvolti. Il secondo atteggiamento sarà quello di lasciarsi interpellare dalle pratiche proposte e condivise al fine di discernere e cogliere le criticità e i punti di forza che incoraggiano e dispongono ad un rinnovamento del vissuto,capace di attivare nuove buone pratiche o rivitalizzare alcune già in atto nelle parrocchie delle Chiese di Puglia. Dunque si partirà dalla vita delle comunità, dalle prassi pastorali in atto, nella convinzione che esse rappresentano il vero “luogo teologico” dove sta già avvenendo un’esperienza di santificazione, una storia di salvezza.

I temi portanti dei tre anni saranno: Parrocchie: memoria e cambiamento (2022); Parrocchie: ministerialità e sinodalità (2023); Parrocchie: cultura e cittadinanza (2024).

 Come già accennato precedentemente, l’incontro di quest’anno a Santa Cesarea, introdotto dal vescovo mons. Luigi Renna e da don Piero De Santis, rispettivamente presidente e direttore dell’IPP, ha visto la partecipazione dei coordinatori della pastorale delle diocesi pugliesi a cui si sono aggiunti alcuni rappresentanti degli altri progetti sulla parrocchia del Triveneto e della Toscana.

In questi giorni di preghiera, di scambio e dialogo intenso non solo si è rinsaldato il legame tra IPP e le diocesi pugliesi ma ci si è potuti anche confrontare circa l’impatto della pandemia sulla vita delle nostre comunità e sulla proposta formativa del progetto. Illuminante in merito è stata la riflessione della teologa Stella Morra, la quale afferma che “il tempo che stiamo vivendo è come una bassa marea, che ha lasciato emergere cosa c’è nei fondali. Insieme a tante bellezze nascoste nel mare, che non avevamo apprezzato, sono apparse le sporcizie, i vetri rotti, le bottiglie di plastica, i rifiuti. Perché non sia una parentesi occorre che ci mettiamo bene in testa quello che ci è finalmente apparso come futile, che sembrava riempire la nostra vita ma che di fatto confondeva il desiderio con il soddisfacimento dei bisogni, anche quelli religiosi. (…)Fare pulizia è il secondo grande appello che possiamo accogliere da questo tempo di bassa marea.

(…)Anche per le nostre comunità e la nostra pastorale ecclesiale l’appello è ad alleggerire, a ripulire, un cumulo di attività che soffocano le relazioni piuttosto che favorirle, che soddisfano il bisogno religioso ma non nutrono la spiritualità, così da promuovere una vita di fede semplice, quotidiana, sostenibile”.

La condivisione e il confronto sono stati vissuti prima in un incontro assembleare e poi nei piccoli gruppi dove ognuno, oltre a presentarsi, ha partecipato le proprie considerazioni in merito al progetto presentato.

Le due giornate hanno avuto inizio con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Renna, vescovo-presidente dell’IPP e da Mons. Negro, arcivescovo-presidente della CEP.

L’esperienza è stata valutata positivamente da tutti i partecipanti, con il rinnovato auspicio che questo progetto dell’IPP possa beneficiare le Chiese di Puglia nell’auspicata conversione pastorale e missionaria delle nostre parrocchie.

Nei prossimi mesi coloro che parteciperanno al progetto triennale, coordinati dai rispettivi referenti diocesani per la pastorale, si ritroveranno ancora per continuare a vivere il dono e l’impegno della sinodalità, condizione indispensabile perché lo stesso progetto possa attuarsi a vantaggio delle comunità disponili a rinnovarsi per condividere la gioia del Vangelo.

Sac. Piero De Santis

                                                                                               Direttore IPP