«Vir religiosus et litteratus et graciosissimus predicator». Con queste parole “uomo devoto, erudito e autorevole predicatore” la Chronica Ordinis, posta in appendice alle Vitae fratrum di Gerardo di Frachet, descrive il Beato Nicola Paglia da Giovinazzo di cui oggi, 16 febbraio, ricorre la festa liturgica.

 

Dopo il triduo di preghiera (13-15 febbraio) animato dai frati domenicani, presso la parrocchia san Domenico, il Vescovo, mons. Domenico Cornacchia, presiederà, alle ore 18.30, la solenne celebrazione eucaristica, con la partecipazione di Padre Giovanni Distante O.P., Priore della Basilica di san Nicola in Bari, del clero cittadino, delle Autorità civili e militari, dei rappresentanti delle Confraternite e delle Associazioni.

Seguirà, alle 19.30, la processione dell’effigie del Beato Nicola.

 

Ma chi è il Beato Nicola Paglia?

Fra Nicola, nato da una nobile famiglia giovinazzese, visse tra la fine del XII secolo e la prima metà del XIII. Contemporaneo di san Domenico, fu suo fervente seguace e probabilmente ricevette l’investitura dallo stesso fondatore dell’Ordine. Fu responsabile dell’istituzione di numerosi conventi pugliesi e lucani (Trani, Brindisi, Lucera e Matera). Fra il 1229 e il 1230 fu eletto priore della Provincia Romana, durante il capitolo provinciale tenutosi a Firenze, e tra il 1232 e il 1233, fondò il convento di Arezzo e quello Perugia. Ricevette anche l’incarico, da papa Gregorio IX, di organizzare la crociata in Terrasanta contro i Saraceni. Nel 1255 fu nuovamente eletto Provinciale Romano. Morì poco dopo, tra la fine del 1255 e gli inizi del 1256. Le sue spoglie riposano nella basilica di san Domenico a Perugia. Nel 1828 papa Leone XII confermò il suo culto e gli conferì il titolo di Beato.

Le sue principali virtù furono l’umiltà d’animo e la semplicità, nonostante i prestigiosi incarichi ricevuti. Nel suo instancabile servizio di autorevole predicatore si impegnò a divulgare l’importanza e la bellezza dello studio della Sacra Scrittura e, grazie al suo encomiabile esempio, riuscì a coinvolgere numerosi giovani nell’annuncio della Parola.

 

Rosanna Carlucci

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