La terza tappa del percorso dedicato al dialogo tra gli amministratori del Gargano e la Chiesa locale per il bene comune si è svolta a San Giovanni Rotondo il 22 marzo 2025, con un obiettivo chiaro: rafforzare la collaborazione, iniziata a Vico del Gargano e a Monte Sant’Angelo, tra istituzioni civili ed ecclesiali, favorendo la condivisione di sogni, visioni e speranze per il futuro del territorio garganico.

La presenza del Prefetto di Foggia, dott. Paolo Giovanni Grieco, e dell’Arcivescovo padre Franco Moscone, ha conferito ulteriore valore all’incontro, sottolineando come, nonostante le difficoltà che caratterizzano l’area, sia possibile individuare un percorso comune basato sull’impegno quotidiano, considerato lo strumento più efficace per raggiungere obiettivi spesso complessi e lontani.

Prima dell’inizio dei lavori di gruppo, guidati dal direttore della Pastorale Sociale della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, il prof. Massimiliano Arena, il Prefetto ha evidenziato il forte desiderio della popolazione di essere informata e coinvolta attivamente nelle decisioni che riguardano la comunità. La partecipazione dei cittadini, infatti, è cruciale per affrontare le numerose criticità del territorio, tra cui la tutela dell’ambiente, la sicurezza stradale, la legalità, l’attuazione del PNRR, il turismo. Tutti temi che suscitano grande attenzione e preoccupazione. A fare la differenza può essere proprio il coinvolgimento attivo della cittadinanza: un forte senso di responsabilità e segnalazioni tempestive alle autorità rispetto a situazioni problematiche possono contribuire in modo significativo alla prevenzione e al contrasto dei reati che affliggono il territorio. Affinché la comunità si senta coinvolta nella vita pubblica, ha sottolineato il Vescovo, è fondamentale che le persone vengano ascoltate e considerate. Senza questo presupposto, l’interesse per la cosa pubblica si affievolisce, fino a riflettersi anche nel calo della partecipazione elettorale. È necessario quindi ricostruire un senso di appartenenza collettivo, spostando il focus dal singolo al bene comune. Padre Franco Moscone rileva e aggiunge un’altra preoccupazione: la fuga dei giovani. La proposta è quella di concepire il Gargano come una “città metropolitana diffusa”, in cui le amministrazioni collaborino per creare opportunità che incentivino i giovani a restare. L’Università di Foggia rappresenta un punto di riferimento importante, ma da sola non basta: servono strategie condivise per garantire a chi si forma la possibilità di trovare lavoro e realizzazione professionale sul territorio. All’incontro emerge un altro tema comune, quello della destagionalizzazione del turismo: il Gargano possiede già un’importante risorsa in tal senso, grazie al turismo religioso legato a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, mete di pellegrinaggio per tutto l’anno. Tuttavia, per ampliare l’offerta e distribuire meglio i flussi turistici, è fondamentale lavorare su una strategia comune che valorizzi il patrimonio culturale, storico e naturale del territorio. Anche in questo caso, il concetto di “Città del Gargano” potrebbe essere la chiave per un rilancio sostenibile e coordinato.

Per il momento di condivisione tra gli amministratori, viene richiamato il concetto di “diplomazia della speranza”, evidenziato da Papa Francesco, che invita a superare divisioni e barriere attraverso il dialogo e la costruzione di reti solide per una buona amministrazione, attraverso un metodo basato su quattro principi (rif. Esortazione Apostolica E.G.):

  1. Il tempo è superiore allo spazio – le idee non devono realizzarsi subito, ma vanno coltivate nel tempo.
  2. L’unità prevale sul conflitto – le difficoltà devono essere motivo di unione, non di divisione.
  3. La realtà è più importante dell’idea – le idee devono confrontarsi con la realtà concreta.
  4. Il tutto è superiore alla parte – il bene comune deve prevalere sugli interessi individuali.

Tutti gli amministratori presenti, coinvolti e interessati, hanno dato il loro contributo nei lavori di gruppo, con la volontà di attivarsi concretamente. Nel loro impegno è emersa non una semplice gestione del potere, ma una vera e propria cura della comunità, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini. L’incontro è stato un’importante occasione di confronto, con un unico obiettivo: dare speranza al nostro territorio. Da qui nasce “la profezia dell’agire insieme”. E, a quanto pare, non dovremo attendere a lungo per vedere i primi tiri messi a segno!

Primo frutto Terzo Incontro Sinodale “Il Gargano per Gaza” – 28 marzo 2025.

A.S.

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