Il 24 Febbraio 2022, una nuova emergenza ha richiamato la nostra attenzione.

Agli sforzi degli ultimi due anni, segnati dalla pandemia da covid-19, nel sostegno alle tante aziende, famiglie e singoli in difficoltà non solo sul piano economico e sociale ma anche su quello psicologico, è stato necessario aggiungere e pianificare nuovi interventi in favore del popolo ucraino.

Dai primi giorni di conflitto, grazie al coordinamento di Caritas Internationalis e Caritas Europa sono stati stanziati cospicui aiuti economici per le caritas oltre confine, non solo in Ucraina ma anche Polonia, Romania, Moldavia, Ungheria dove tantissimi volontari caritas assieme alle chiese locali hanno tempestivamente allestito luoghi di accoglienza, mense, dispensari e messo in atto interventi di varia natura per sostenere i profughi in fuga.

In Ucraina le Caritas dall’inizio della guerra hanno aiutato oltre 672 mila persone. Un lavoro di assistenza, conforto e ascolto che ha raggiunto anche le comunità delle città più colpite dai bombardamenti. Hanno inviato circa 500 tonnellate di aiuti di prima necessità in tutto il paese, assicurando ogni giorno 23.000 pasti caldi e la distribuzione di più di 5000 kit per l’igiene. Sono stati organizzati punti di raccolta e informazione nei 60 centri di accoglienza, nei quali hanno offerto riparo a più di 8000 persone, assistenza sanitaria e sostegno psicologico mirato.

Il 4 Marzo, otto giorni dopo lo scoppio della guerra, in Diocesi è stata avviata una raccolta fondi e un censimento di immobili e famiglie disposte ad accogliere profughi per prepararci alle fasi successive dell’emergenza.
Il Centro Operativo Caritas Diocesana è stato inondato dalla solidarietà di tantissime persone desiderose di farsi prossime alla sofferenza di quanti stanno lasciando la propria terra. E’ stato organizzato un sistema di accoglienza coordinato dalla Caritas Diocesana attraverso l’operoso servizio delle Caritas Parrocchiali.

Nella città di Manfredonia sono 5 gli immobili messi a disposizione, tra appartamenti e case canoniche, che ospitano 16 adulti e 11 bambini.
A Mattinata 8 adulti e 5 minori sono stati sistemati in un appartamento autonomo e in tre famiglie mentre a Rodi Garganico 4 adulti e 7 minori sono oggi in appartamenti e strutture religiose.

In tutti i 13 paesi della Diocesi le caritas parrocchiali stanno sostenendo anche quanti sono giunti spontaneamente e sono ospitati da connazionali parenti o amici attraverso la distribuzione di pacchi viveri, pagamento utenze e contributi al reddito per far fronte alle tante necessità.

L’Ufficio Immigrazione Caritas Diocesana, come nelle prime fasi dell’emergenza, resta a disposizione per orientamento legale, sanitario Tessera Sanitaria, STP, vaccinazioni, ecc.) e amministrativo (rilascio documenti, certificati, ecc) degli stranieri accolti e delle famiglie italiane ospitanti mentre tutto il Centro Operativo Caritas è attivo nel supporto delle caritas parrocchiali in questo periodo così delicato.

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