Sono lieto, a nome dei Vescovi pugliesi, di consegnare la Nota pastorale sulla celebrazione del Matrimonio alle comunità ecclesiali della nostra Regione, ai presbiteri, ai diaconi e agli operatori pastorali e, non ultimi, agli stessi nubendi.
Attraversiamo un tempo caratterizzato da cambiamenti profondi che potrebbero lasciare in molti un senso di sfiducia e di paura anche verso la realtà del matrimonio. Come pastori non possiamo e non vogliamo cedere al pessimismo ed esortiamo le nostre Chiese di Puglia a cogliere i segni di bene e di bellezza presenti nelle storie delle sorelle e dei fratelli che, chiamati dall’amore stesso di Dio, avvertono il desiderio profondo di lasciarsi plasmare dall’azione dello Spirito per essere una sola carne. È il matrimonio in quanto sacramento a sostenere l’amore della coppia, poiché rende presente in essa l’intimo legame trinitario del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Con tenerezza, vorremmo sussurrarlo al cuore di tutti: siate lieti e gioiosi nel Signore e audaci nell’osare la speranza.
Il lavoro prezioso della Commissione Liturgica Pugliese ha voluto dare alla presente Nota uno stile mistagogico che aiuta il credente a cogliere la portata del mistero, valorizzando il rito nella sua ricchezza simbolica e consegnando la preziosità del dono divino in esso contenuto. L’esistente viene trasfigurato e il mistero, celebrato nel sacramento, dischiude alla novità
della vita, al di là di ogni umana fragilità.
Da qui la necessità di prepararsi bene alla celebrazione nuziale lasciandosi illuminare e guidare dalla Parola di Dio, prima di ogni altra parola. Il rito, ben celebrato, mediante l’azione dello Spirito e grazie all’efficacia simbolica delle parole e dei gesti, diviene sorgente dell’essere coppia in Cristo e nella Chiesa. È dallo stesso rito che scaturisce l’impegno gioioso di vivere nella liturgia della vita quello che si è solennemente celebrato nella liturgia del sacramento.
Anche gli orientamenti e le norme, espressi nella Nota, più che contenere la creatività degli sposi, ministri del sacramento, e di chi presiede la celebrazione, vogliono aiutare a custodire la sobrietà e l’eleganza che sempre deve accompagnare le nostre liturgie, sapendo bene che in esse è Dio a parlare e ad agire mediante le parole e le azioni che la Chiesa mette sulle nostre labbra e nelle nostre mani attraverso il rito. A noi il compito di non crearne di nuove e di non soffocare quelle che la liturgia ci affida.
Insieme a tutti i vescovi di Puglia auguro a ciascuno di accompagnare, con il proprio qualificato servizio, le sorelle e i fratelli che bussano alle nostre comunità, desiderosi di vivere la celebrazione delle nozze. Siano accompagnati a comprendere la bellezza di questo cammino che si prolunga al di là della stessa celebrazione. A tutti mi permetto di ricordare sommessamente la responsabilità della condivisione e del rispetto di quanto indicato nella presente Nota, al fine di qualificare la vita liturgica e pastorale delle nostre comunità ecclesiali.
Non ci veda mai stanchi l’impegno a presentare il sacramento del matrimonio come buona e bella notizia a quanti desiderano vivere in pienezza il loro amore. Dio che ha chiamato gli sposi al matrimonio, continui a chiamarli nel matrimonio.
Molfetta, 20 settembre 2024
+ Giuseppe Satriano
Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese