Carissimo Fratello,

a nome dei Vescovi italiani, desidero esprimere a te, in quanto Presidente della Conferenza Episcopale del Nicaragua, la nostra vicinanza e la nostra solidarietà all’Episcopato e all’intera Chiesa nicaraguense.

Con sgomento e incredulità riceviamo notizie delle dure persecuzioni che il popolo di Dio e i suoi pastori stanno subendo a motivo della fedeltà al Vangelo della giustizia e della pace.

Nelle ultime settimane abbiamo seguito con preoccupazione le decisioni assunte del governo nei confronti della comunità cristiana, attuate anche attraverso l’uso della forza ad opera delle forze militari e di polizia. Ultimamente abbiamo appreso dell’arresto di S.E. Mons. Rolando José Álvarez Lagos, Vescovo di Matagalpa, insieme ad altre persone, tra cui sacerdoti, seminaristi e laici. Si tratta di un atto gravissimo, che non ci lascia insensibili e che ci induce a tenere alta l’attenzione su quanto accade a questi nostri fratelli nella fede.

Le circostanze e il contesto di tali arresti destano particolare apprensione non solo perché prendono di mira i cristiani a cui è impedito il legittimo esercizio del proprio credo, ma perché si inseriscono in un momento in cui i più elementari diritti umani appaiono fortemente minacciati.

Per questo ci uniamo alle richieste della comunità internazionale, che hanno trovato voce anche nelle recenti dichiarazioni del Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, António Guterres. Chiediamo pertanto ai responsabili politici di garantire la libertà di culto e di opinione non solo agli esponenti della Chiesa Cattolica, ma a tutti cittadini.

A te, ai confratelli nell’Episcopato, a tutti i credenti e a tutti i cittadini del caro Nicaragua, assicuriamo la nostra preghiera e la nostra costante attenzione agli eventi che li riguardano in questo momento di particolare sofferenza.

 

Fraternamente

 

Card. Matteo Zuppi

Arcivescovo di Bologna

Presidente della Cei

 

Roma, 20 agosto 2022

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