Il 4 giugno prossimo ricorrerà il centenario dalla nascita al cielo di San Filippo Smaldone, l’ultimo santo canonizzato della Chiesa di Lecce”.
Inizia così il Messaggio (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) che l’arcivescovo Michele Seccia ha voluto inviare ieri, solennità della Pentecoste alla diocesi e alla Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori a pochi giorni dal secolare anniversario: “La felice circostanza merita grande attenzione e peculiare festeggiamento non solo nella nostra Chiesa metropolitana, ma anche nella Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, che, insieme a noi, ne celebrano la solennità liturgica”.
“San Giovanni Paolo II – continua Seccia nel messaggio -, il giorno della beatificazione (12 maggio 2006), definì San Filippo, prima di tutto, perla del clero meridionale, e, poi, fondatore delle Salesiane dei Sacri Cuori e apostolo e padre dei sordi. Il postulatore della Causa di canonizzazione, nella Positio, annotava: ‘Don Filippo, pur assorbito dall’opera dei sordomuti e dalle Suore, trovò il tempo per svolgere un intenso e vario apostolato sacerdotale’”.
“San Filippo Smaldone – spiega l’arcivescovo – ha precorso i tempi, avendo intuizioni profetiche: la Chiesa dei poveri, in uscita, che opera in sinodalità con i laici. Il suo grande zelo apostolico è il risultato di una pienezza di vita sacerdotale che ha il suo centro, culmine e motore in una intesa vita eucaristica”.
“Modello di vita sacerdotale – ricorda ancora mons. Seccia nel messaggio -, San Filippo è noto per la sua attività verso i sordomuti. Eppure, questo campo apostolico scaturì da un episodio casuale: la sofferenza di una giovane madre che non riusciva a comunicare con il proprio figlio perché sordomuto. Filippo percepì la sua angoscia, ascoltò il suo urlo, uscendo dalla chiesa di Santa Caterina in Foro Magno di Napoli. Questa scena, scolpita nella sua mente e soprattutto nel suo cuore di giovane chierico, divenne preghiera, riflessione, studio per conoscere il problema della sordità al fine di aiutare questa categoria di persone e promuoverla nella loro dignità di figli di Dio e di cittadini responsabili. In questo modo, Filippo aveva scoperto la sua particolare missione all’interno della missione sacerdotale, il campo di azione e di santificazione”. “Nel concludere questo Messaggio – così termina l’arcivescovo -, è mia ferma intenzione ribadire la centralità della figura di San Filippo nella vita, nella spiritualità e nel cammino della nostra Diocesi. Infatti, San Filippo è esempio sublime di vita sacerdotale, ma è anche maestro di consacrazione religiosa e testimonianza fulgida per il laicato cattolico, impegnato a testimoniare Cristo nel mondo, soprattutto nelle opere di carità che rivelano il volto della misericordia di Dio. Vorrei infine aggiungere che San Filippo riuscì a dare nuova vitalità all’intero territorio salentino, promuovendo la cultura dell’integrazione con il binomio buoni cristiani e onesti cittadini”.
Intanto, presso il santuario dedicato a San Filippo (chiesa delle Scalze), è iniziata venerdì scorso la novena che ogni giorno, alle 18, prevede la messa presieduta da alcuni parroci della diocesi accompagnati da una rappresentanza delle loro comunità parrocchiali.
Oggi arrivano al santuario i pellegrini delle parrocchie di San Cesario con mons. Gino Scardino e don Egidio Buttazzo; a seguire nei prossimi giorni, mons. Vincenzo Marinaci parroco di San Matteo a Lecce; mons. Carlo Santoro parroco della comunità di San Filippo Smaldone a Lecce; don Alberto Taurino parroco di Maria SS Assunta in Cavallino; don Cosimo Marullo e la sua comunità di San Nicola di Myra a Borgo San Nicola.
Il 3 giugno, alla vigilia della festa, alle 18 la messa celebrata da mons. Giancarlo Polito con i movimenti e il coro dell’Istituto Smaldone di Lecce. E alle 20:30 la veglia per il beato transito di San Filippo Smaldone guidata da mons. Luigi Manca, vicario generale della diocesi.
Domenica 4 giugno, giorno della solennità, alle 17, la processione per le vie del centro storico di Lecce fino alla cattedrale dove alle 19, l’arcivescovo Michele Seccia celebrerà la solenne eucarestia con i canti eseguiti dal coro polifonico diretto dal maestro Tonio Calabrese. La messa verrà trasmessa in diretta da Portalecce Tv e sarà visibile sul sito portalecce.it, sul canale YouTube e sulla pagina Fb. Alle 20:30, in Piazza Duomo, un momento di festa e di condivisione fraterna.