Negli ultimi giorni la società civile si è mossa in maniera variegata per andare incontro alle esigenze umanitarie in Ucraina e si sono moltiplicate le iniziative di raccolte viveri, indumenti e farmaci da far pervenire nelle zone di guerra o di confine.
La Caritas Italiana, in coordinamento con Caritas Europa e Caritas Internationalis, ha scelto di avviare innanzitutto una raccolta fondi, che permetta alle Caritas dei Paesi interessati dalla crisi umanitaria di fare fronte alle necessità prioritarie. La Caritas Italiana ha comunicato di aver versato un iniziale contributo di centomila euro e che sono stati aperti dormitori, centri d’accoglienza e distribuzione di beni di primo aiuto alla popolazione ucraina.
La Caritas Italiana ribadisce che «non ha organizzato alcuna raccolta e invio di generi di prima necessità, né ha dato mandato ad altri di farlo».
Perciò si invitano tutti i parroci a vigilare affinché le Caritas parrocchiali rispettino le indicazioni della Caritas Italiana e non utilizzino il nome “Caritas” (anche all’interno delle comunicazioni tramite gruppi WhatsApp e social media) per raccolte di beni materiali per l’Ucraina; chi vuole aderire a queste ultime iniziative può farlo a titolo personale.
La Caritas diocesana di Brindisi-Ostuni ha presentato al Consiglio presbiterale diocesano, riunitosi questa mattina, le richieste della Caritas Italiana e le prime indicazioni che emergono in merito a un’eventuale accoglienza di profughi.

In assemblea è stato scelto:
1. Di indire una colletta diocesana per l’emergenza ucraina il 27 marzo 2022 (quarta domenica di Quaresima);
2. Di poter avviare da subito raccolte fondi per la stessa finalità, da versare alla Caritas diocesana (all’Iban indicato al termine della lettera) o direttamente alla Caritas Italiana,;
3. Di attendere ulteriori indicazioni dalla Caritas Italiana e dalle istituzioni civili (a partire dalla Prefettura) per l’accoglienza di profughi.

In merito all’accoglienza di profughi, si ricorda che le attività umanitaria devono essere rispettose delle leggi dello Stato e quindi non è opportuno avviare iniziative a titolo personale, senza l’adeguato coinvolgimento delle istituzioni. È bene inoltre ricordare la «prevalente funzione pedagogica della Caritas» e informare i fedeli e i volontari sulle origini del conflitto russo-ucraino, sulle prospettive future, sull’educazione alla pace. Per questo è disponibile sul sito della Diocesi il dossier (scaricabile in allegato in basso) pubblicato dalla Caritas Italiana il 28 febbraio u.s. e che verrà aggiornato periodicamente.
Per questo, nell’ambito della sensibilizzazione e della pedagogia Caritas, si può iniziare a motivare la comunità parrocchiale sulla possibilità di accogliere e sostenere l’arrivo di eventuali profughi attraverso una cura che non sia esclusivamente legata al vitto e all’alloggio, ma anche al sostegno morale, familiare e linguistico degli stessi.
Coordinate bancarie per i versamenti:
Intestazione: Caritas Diocesana Brindisi – Arcidiocesi Brindisi-Ostuni
IBAN: IT 18 S 03069 09606 1000 0017 6398
Banca: Intesasanpaolo
Causale: Emergenza Ucraina

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