Con la riforma del processo di nullità matrimoniale pubblicata l’8 settembre 2015 da Papa Francesco in forma di m.p. Mitis Iudex Dominus Iesuse successivamente la pubblicazione dell’Esortazione Apostolica sull’amore della famiglia Amoris Laetitia(8 aprile 2016), tutta la Chiesa è stata invitata a compiere un affascinante cammino di conversione delle strutture giuridico-pastorali, di prossimità e di annuncio del Vangelo, pregno di desiderio di integrazione, discernimento e accompagnamento di quei fedeli «più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza» (AL 291) .
L’aspetto della prossimità è alla base di un’interessante novità della riforma operata da Papa Francesco e delineata negli articoli 1-5 delle Regole procedurali del MIDI ed altresì in alcuni numeri dell’Esortazione apostolica Amoris laetitia(cfr. AL 242 e 244), che riguarda l’indagine pregiudiziale o pastorale che opera nell’ambito della pastorale matrimoniale diocesana unitaria, quale servizio specialistico a vantaggio della salus animarumed anche servizio-ponte tra la pastorale dell’accompagnamento delle situazioni difficili e l’operato dei tribunali.
Inoltre nel m.p. MIDIall’art. 3 delle Regole procedurali si legge: «La diocesi, o più diocesi insieme, secondo gli attuali raggruppamenti, possono costituire una struttura stabile attraverso cui fornire questo servizio e redigere, se del caso, un Vademecum che riporti gli elementi essenziali per il più adeguato svolgimento dell’indagine».
Pertanto, facendo seguito a questa indicazione del Legislatore nell’aprile 2019 don Emanuele Tupputi, Giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Pugliese, Vicario Giudiziale del Tribunale Diocesano di Trani-Barletta-Bisceglie e Responsabile di un servizio di accompagnamento e accoglienza dei fedeli separati (https://www.arcidiocesitrani.it/arcidiocesi/fedeli-separati) della medesima Arcidiocesi, ha elaborato e curato la pubblicazione di “Vademecum per la consulenza nella fragilità matrimoniale. una guida per canonisti, sacerdoti e operatori di pastorale familiare” (https://www.arcidiocesitrani.it/arcidiocesi/contatti-2), edito da Editrice Rotas (https://www.editricerotas.it/catalogo/index.php/vademecum-fedeli-separati) – Barletta.
Si tratta di uno dei pochi esempi di Vademecumelaborati nelle diocesi italiane, messo a disposizione, anche, per quanti si approcciano per la prima volta al mondo della giustizia relativa alla nullità matrimoniale o non hanno un’adeguata preparazione giuridico-canonica.
Pertanto, come ribadisce Mons. Semeraro nella prefazione «l’opera che il lettore ha fra le mani rispetta l’istanza fondamentale della reciprocità fra due aspetti del ministero ecclesiale in genere, validi e ancora più cogenti in rapporto al matrimonio: quello pastorale e quello giuridico». Reciprocità fondamentale per compiere una corretta consulenza che non deve essere intesa come una fredda attività burocratica, ma “un prendersi cura e un prendere a cuore” le diverse situazioni di fragilità matrimoniale.
Il Vademecumè strutturato in sei capitoli, un appendice ed un’ampia bibliografia. Nel testo sono riportate indicazioni pratiche circa lo svolgimento del colloquio con la coppia, le modalità di individuazione degli apporti probatori per sostenere un’eventuale richiesta d’invalidità matrimoniale, la documentazione utile da fornire sempre in vista di un procedimento giudiziale e delle indicazioni pastorali alla luce dell’Esortazione apostolica Amoris laetitia, qualora non fosse possibile intraprendere l’iterprocessuale. Il testo si configura come una guida agile ed elaborata al fine di inserire pienamente la prassi giudiziaria nella dimensione pastorale superando le presunte contrapposizioni tra pastorale e diritto e crescere come comunità cristiana, sempre più, nell’arte dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione per il bene di tutti i fedeli, in particolar modo per quelli «più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza» (AL291).