Una nuova rubrica per accompagnare le celebrazioni giubilari nella Diocesi di Otranto. Primo appuntamento con suor Diana Papa, della Fraternità delle Sorelle Povere di Santa Chiara di Otranto. La riflessione è dedicata al Giubileo della vita consacrata, in programma domenica 2 febbraio, in occasione della Festa della Presentazione del Signore e della XXIX Giornata Mondiale della Vita Consacrata.
Oggi la Chiesa celebra il Giubileo della vita consacrata. Sappiamo che il cammino giubilare riguarda tutti i battezzati. In questo tempo, ognuno di noi è chiamato a rivisitare le proprie radici cristiane e a fare una verifica su come cammina, per essere anche visibilmente pellegrini di speranza, ovunque. In questo giorno particolare, però, vogliamo ringraziare il Signore insieme per il dono della vita consacrata. Noi crediamo nella sinergia dei diversi stati di vita, perché nessuno nella Chiesa può camminare da solo. Sacerdoti, consacrati, laici, ognuno con la propria specificità: tutti insieme siamo chiamati a testimoniare la bellezza del Vangelo attraverso una vita pienamente umana, connessa con tutto il creato. Noi Clarisse ci impegniamo, ogni giorno, a vivere il Vangelo di Gesù Cristo come stile di vita, in una continua obbedienza, senza possedere nulla, curando costantemente le relazioni. Viviamo per essere memoria di Dio Padre che attende sempre i suoi figli, come ci ha annunciato Gesù. La nostra vita è intessuta di preghiera, di lode, di ringraziamento e di intercessione. Vivere la presenza del Signore ci aiuta ad aprire il cuore credente, rendendo visibile e credibile la sua prossimità anche verso coloro che bussano alla porta del monastero. Sono persone che cercano tempi di silenzio, un senso da dare alla propria esistenza, che hanno bisogno di essere ascoltati o aiutati, poveri a livello materiale ed esistenziale. Ci impegniamo, nella Chiesa, per il mondo, a testimoniare con la nostra vita che Dio esiste, che Dio è amore e che la sua misericordia apre il cuore di ognuno. La speranza. Il Signore ci previene, ci tiene per mano e soprattutto ci rende partecipi della tenerezza dell’amore trinitario da donare a tutti. Pace e bene.